Caroline Criado Perez, “Invisibili”
“Per le donne che non mollano: siate sempre maledettamente difficili”.
Il libro inizia così, una dedica che mi ha subito fatto innamorare, perché da una vita mi sento dire che io sono “una donna impegnata e impegnativa”, come se scavare in fondo, farsi domande e non accettare lo status quo possa essere una colpa o un’accezione negativa.
Invisibili è una storia di assenze, perché l’autrice ci dimostra come un’assenza di dati di genere sia “causa-effetto” di quella sorta di non pensiero che concepisce l’umanità come quasi soltanto maschile. Se già scarseggiano i dati sul genere femminile, manca una seria e approfondita disaggregazione e si sa la più grande forma di discriminazione è parlare di donne in generale. Di quali donne stiamo parlando? Di quelle di colore? Delle giovani mamme che lavorano? Delle single? Delle donne di colore.
E allora condividerò qualcosa che ho imparato e che non conoscevo. Lo sapevate che il 75% del lavoro di cura non retribuito ricade sulle donne e che esso contribuisce secondo Il McKindesy Global Institute a circa diecimila miliardi di dollari al Pil annuo mondiale?
Moltissime altre sono le casistiche che vi invito a scoprire leggendo il libro, che si conclude con una certezza: non possiamo più consentirci di escludere il 50% dell’umanità dalla produzione della conoscenza, perché tutto quello che si perde sono idee che potrebbero cambiare il mondo.